Il benessere dell’intestino

Parliamo sempre tanto di quale integratore utilizzare per uno scopo specifico, e ci domandiamo come poter completare una dieta naturale che potrebbe essere carente di questo o quel nutriente.

Non ci si domanda, però, se con la dieta che si segue, fatta con un fai da te perché tanto non è difficile (anche se poi vi partono le paranoie), l’assimilazione è adeguata.

Cioè, non solo se l’apporto  nutrizionale è corretto, ma soprattutto se con quello che si sta facendo è preso in considerazione il funzionamento dell’intestino e il suo benessere.

Abbiamo pensato quindi di parlare del benessere dell’intestino , argomento molto lungo e complesso, che riassumeremo meglio che si può.

L’apparato gastroenterico è un dipartimento del corpo con funzioni differenti ma sinergiche. Una parte rende il cibo disponibile all’attacco di acidi ed enzimi, un’ altra inizia a degradare chimicamente le molecole più grosse.

Successivamente, c’è la parte dove enzimi provenienti da organi specifici scompongono le molecole rimaste dopo l’ attacco meccanico e chimico, liberando i singoli nutrienti, che passeranno dall’interno dell’apparato al lume sanguigno.

Viene poi gestita l’ assimilazione dell’acqua bevuta durante il pasto o contenuta negli alimenti, ultima revisione di eventuali nutrienti persi per strada e via ad espellere le scorie residue. Bene, sembra tutto molto semplice no?

Abbiamo però dimenticato la parte in cui alcuni nutrienti, le fibre, vengono utilizzati come substrato per la crescita del microbioma intestinale. Vabbè che storie dai, che sarà  mai una dimenticanza del genere!

Considerando che il microbioma intestinale risulta essere una parte importante del corpo, al pari forse del cuore, la dimenticanza è gravetta direi. Sì ,perché una dieta, come del resto ripetiamo sempre fino alla nausea, non è mai solo apportare nutrienti al corpo, ma è gestire tutto il benessere del soggetto.

Quindi come si può attraverso il cibo aiutare tutto l’apparato?

Iniziamo con dire che la parte più importante quando si sceglie di passare da una dieta industriale ad una naturale, ma anche quando si sceglie per il proprio animale di svezzare con una dieta naturale, l’elemento principale da tenere in considerazione è il tempo.

Sì, perché lavorare sull’apparato digerente è come una partita a scacchi,  bisogna avere pazienza. I tempi di inserimento dei vari alimenti, e la loro sequenza dipende dal soggetto. Non esiste un protocollo uguale all’altro, perché non esiste una risposta simile le altre. Si può anche applicare un protocollo generico, ma vedrete che bisognerà modificarlo in base alla risposta soggettiva, e non sarà  mai uguale ad un altro. Questo è il bello però.

Quindi tempo e pazienza per iniziare, ma anche partire da cose semplici per poi aumentare la difficoltà. Ad esempio, se facciamo un passaggio da industriale a naturale, possiamo iniziare con la carne cotta di una singola proteina,  che se ben tollerata (settimane) poi può essere testata cruda. Se c’è la necessità di utilizzare un carboidrato magari partiamo da qualcosa di “ neutro”, per poi passare ad esempio ai cereali.

Non per niente Goethe diceva :”come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta”.

Inserire lentamente i vari alimenti aiuta il benessere dell’apparato  digerente dandogli il tempo di capire  cosa sta succedendo e gestirlo. Creeremo così la famosa tolleranza orale e scopriremo, se c’è , cosa è come il nostro soggetto non riesce a tollerare. Ovviamente tutto questo avviene solo se scegliamo alimenti biologicamente appropriati  per la specie selezionata, poco importa che sia un cane o un coniglio eh. Solo che i conigli mangiano  tanto fieno, i cani proprio per niente, quindi non sbagliatevi mi raccomando.

Adesso dobbiamo pensare al benessere della flora intestinale, dunque sicuramente se il lavoro delle introduzioni è andato bene il microbioma ha già subito dei cambiamenti positivi. Si può migliorare però utilizzando il potere dei famosi pre- e probiotici, i quali altro non sono che batteri vivi specifici per la flora e il nutrimento o il substrato di crescita dei batteri stessi. Praticamente inseriamo batteri buoni e gli diamo da mangiare per farli acclimatare , nella speranza che restino nell’intestino per lungo tempo migliorandone le funzioni.

Entrambi possono essere inseriti nelle diete attraverso integratori o alimenti.  Per quanto riguarda gli alimenti probiotici, quindi che nutrono i batteri, troviamo le fibre fermentescibili della frutta ad esempio, o quelle non fermentescibili della verdura che aiutano il transito intestinale e quindi il lavoro dei batteri. Attenzione! Qualità prima che quantità, soprattutto se parliamo di carnivori. Meno frutta e verdura, più  varietà  ad esempio, ricordiamo che non sono erbivori.

Alcuni alimenti prebiotici se correttamente trattati possono trasformarsi in probiotici, ad esempio attraverso la fermentazione. Processo che seleziona e sviluppa batteri positivi per l’intestino , se ben fatta, e che si può benissimo utilizzare anche per i carnivori nelle giuste dosi.

Lo stesso vale per i fermentati dei derivati animali,  tipo yogurt bianco al naturale o kefir (io adoro il kefir). Sia chiaro non è che adesso fate esperimenti esplosivi in casa e ci date la colpa, vi abbiamo dato delle idee, ma se volete prima di applicarle ne parliamo assieme ( oppure prima vi leggete un libro “ il manuale della fermentazione” di Sandro Ellix Katz).

Poi c’è sempre la possibilità  di utilizzare la nostra amatissima trippa verde, cruda ovviamente quindi va ben pensato il suo inserimento in una dieta, ma soprattutto va studiata molto bene la sua origine. Se non siete sicuri che sia buona, meglio fare a meno di prenderla, non succede niente.

Ovviamente tutto questo vale soprattutto per animali sani, ma se il piano è ben studiato e seguito anche per soggetti sensibili. In questo caso si potrebbe dover ricorrere agli integratori, perché gli alimenti contengono molti elementi  diversi e potrebbero dare interferenze. Gli integratori possono essere di molti tipi,  e con molti scopi, per cui non ne parleremo,  sappiamo che poi  comprate tutto e provate.

Piuttosto, se avete dubbi o necessità, fate come le persone sagge,  chiedete a chi vi può aiutare.

Condividi su
Facebook
Email
WhatsApp