Come mantenere il peso forma di cani e gatti: guida completa a dieta, metabolismo e attività fisica

Il sovrappeso negli animali domestici è in aumento, ma mantenere il peso forma è possibile, se si considera il cane o il gatto nella sua interezza. In questo articolo scoprirai perché la dieta non può essere uguale per tutti, cosa influenza il metabolismo, e come bilanciare alimentazione e movimento per garantire benessere, forma fisica e qualità della vita al tuo pet.

Perché il peso forma non è solo una questione di chili

Quando si parla di forma fisica, è facile cadere nella trappola dei numeri. Ma il peso, da solo, non basta per capire se un cane o un gatto è in salute. La valutazione dello stato corporeo deve tenere conto di molti altri parametri, come la composizione corporea, la distribuzione del grasso, il tono muscolare e l’energia quotidiana.

Il Body Condition Score (BCS) è attualmente lo strumento più usato e raccomandato a livello veterinario per valutare in modo oggettivo la forma fisica di un animale. Si tratta di una scala da 1 a 9, dove 1 indica un animale emaciato e 9 uno obeso. Il punteggio ideale si aggira tra 4 e 5 su 9. Questa valutazione, insieme al peso e all’osservazione del comportamento, fornisce una fotografia reale dello stato di salute del pet.

Alimentazione personalizzata: non esistono dosi valide per tutti

Ogni animale ha esigenze nutrizionali uniche. Il fabbisogno energetico dipende da fattori genetici, metabolici e ambientali. Un Labrador tendenzialmente sedentario avrà bisogni diversi rispetto a un Border Collie attivo e impegnato in attività quotidiane. Anche due soggetti della stessa razza e peso possono avere metabolismi completamente diversi.

Secondo le linee guida NRC (National Research Council, 2006) e FEDIAF, il calcolo del fabbisogno energetico giornaliero parte da formule che considerano il peso metabolico (ad esempio: [70 x peso^0,75]) ma che devono sempre essere corrette in base all’individuo, al suo stile di vita, alla composizione corporea e all’osservazione clinica.

Questi sono solo punti di partenza. Il vero lavoro inizia quando si osserva come l’animale risponde alla dieta: se mantiene la massa magra, se ha energia costante, se digerisce bene e se il pelo è lucido. È l’insieme di questi segnali a dirci se il piano alimentare è davvero corretto.

Fattori endogeni ed esogeni che influenzano il metabolismo

I fattori endogeni sono quelli legati alla genetica e alla fisiologia dell’animale: razza, età, sesso, stato ormonale, presenza di patologie o disfunzioni endocrine (come l’ipotiroidismo o la sindrome di Cushing). Questi aspetti influenzano profondamente il metabolismo e la tendenza a ingrassare o perdere peso.

I fattori esogeni, invece, sono quelli ambientali e gestionali: la tipologia di alimentazione, la frequenza dei pasti, l’attività fisica, la relazione con il proprietario e lo stile di vita.

È fondamentale comprendere che molti fattori interni sono influenzabili attraverso quelli esterni. Un animale predisposto all’aumento di peso può mantenere una buona forma fisica se alimentato correttamente, coinvolto in attività adatte e seguito in modo continuativo.

L’obesità nel cane e nel gatto: un problema in crescita

L’obesità è considerata una vera e propria patologia dal punto di vista veterinario. I dati parlano chiaro: oltre il 50% dei cani e dei gatti nei Paesi industrializzati è in sovrappeso o obeso (WSAVA, 2021).

Questa condizione non solo riduce la qualità della vita, ma è associata a:

  • Aumento del rischio di diabete mellito, soprattutto nei gatti
  • Patologie articolari e muscolari
  • Stress cardiocircolatorio
  • Malattie infiammatorie croniche
  • Riduzione dell’aspettativa di vita fino a 2,5 anni (Kealy et al., 2002)

Nei cani, l’eccesso di peso porta spesso a osteoartrite precoce, mentre nei gatti incide negativamente su fegato e metabolismo glucidico. Intervenire per tempo è quindi una forma di prevenzione primaria.

Come intervenire: dieta, movimento e relazione

Una volta accertata la necessità di rientrare nel peso forma, non basta “dare meno da mangiare”.
L’approccio corretto prevede tre interventi paralleli:

  1. Revisione della dieta:
    Una dieta più proteica, con fonti altamente digeribili, contenuto controllato di carboidrati e grassi, e un buon livello di micronutrienti, è fondamentale. Le proteine di alta qualità aiutano a preservare la massa magra e supportano il metabolismo durante la perdita di peso.
  2. Attività fisica calibrata:
    Non tutti gli animali possono iniziare con attività intense. Nei soggetti molto in sovrappeso è preferibile iniziare con giochi olfattivi, attività masticatorie o percorsi in casa che stimolino il movimento senza stress articolare. In seguito, si possono introdurre esercizi più dinamici o attività muscolari leggere.
  3. Attenzione alla relazione:
    Un animale che riceve stimoli adeguati, attenzioni coerenti e un ambiente arricchito sarà più attivo, motivato a muoversi, e risponderà meglio al cambiamento alimentare. Anche il momento del pasto può essere utilizzato per stimolare il comportamento: ciotole interattive, lickimat, giochi di ricerca sono ottimi alleati.

Microbioma intestinale e metabolismo: una connessione profonda

Recenti ricerche scientifiche hanno evidenziato il ruolo fondamentale del microbiota intestinale nella regolazione del peso e del metabolismo energetico.
Uno squilibrio nella flora batterica può compromettere l’assorbimento dei nutrienti e favorire l’infiammazione sistemica.

L’alimentazione influisce direttamente sulla composizione del microbiota. Un’alimentazione naturale e poco processata, con materie prime fresche, è più efficace nel mantenere l’equilibrio intestinale rispetto a una dieta ricca di amidi e sottoprodotti industriali.

L’integrazione di probiotici mirati (es. Lactobacillus, Bifidobacterium, Enterococcus faecium) può migliorare la digestione, sostenere il sistema immunitario e favorire la perdita di peso in modo fisiologico (Barko et al., 2018; Pilla & Suchodolski, 2020).

Conclusione: il peso forma si costruisce ogni giorno

Mantenere il peso forma nel cane e nel gatto non è una corsa a ostacoli, ma un percorso quotidiano fatto di osservazione, adattamento e cura.
Non esistono scorciatoie o ricette uguali per tutti. Serve un approccio individuale, che tenga conto della fisiologia dell’animale, del suo stile di vita e delle sue relazioni.

Investire in una dieta su misura, in un programma di movimento adatto e in una relazione consapevole, significa investire in salute, felicità e longevità.

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